Approvato il decreto Mise sul riordino delle Camere di commercio

Il decreto del ministro Calenda ha ricevuto ieri il via libera da parte della Corte dei conti che consente di portare a compimento la riorganizzazione del Sistema camerale per accompagnare il processo di modernizzazione del Paese.

Il provvedimento conferma il nuovo assetto territoriale camerale che permetterà alle Camere di commercio italiane di rispondere con più efficacia ed efficienza alle nuove funzioni innovative di cui sono state investite per sostenere la crescita di imprese e territori lungo le nuove frontiere dello sviluppo.

"Questo passaggio segna la fine dell'iter legislativo iniziato tre anni fa con la riforma della PA e delinea chiaramente la nuova identità e i nuovi compiti del sistema camerale nel Paese. Per sottolineare la nascita delle nuove Camere di commercio abbiamo lanciato oggi il nuovo logo del Sistema camerale, un segno moderno, inclusivo e partecipativo che ben rappresenta il segno di questo cambiamento". E' quanto ha sottolineato il presidente di Unioncamere, Ivan Lo Bello. "Le Camere di commercio si sono razionalizzate nella presenza sul territorio e sono dotate dalla riforma di nuove funzioni innovative coerenti con i piani di sviluppo del Paese in tema di digitalizzazione, orientamento e formazione, turismo e cultura. ".

La tabella di marcia si farà adesso più serrata per arrivare pronti al traguardo delle 60 Camere di commercio, rispetto alle originarie 105, come previsto dal decreto. Ad oggi sono 27 le Camere di commercio che hanno già portato a conclusione il processo di accorpamento con l'istituzione di 12 nuovi enti accorpati, portando a 90 il numero complessivo delle Camere attualmente presenti sul territorio.
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