Il nuovo governo federale guidato da Sebastian Kurz intende trasformare l’Austria in una business location di punta a livello europeo, leader nell’innovazione. Il programma di governo prevede numerose iniziative allettanti per gli investitori locali ed esteri che desiderano puntare sull’Austria.
Minore tassazione del reddito d’impresa e riduzione dei costi del lavoro
Per sostenere le imprese locali e attirare gli investitori nel contesto concorrenziale internazionale, il nuovo governo austriaco ha deciso di abbassare la tassazione del reddito d’impresa e i costi del lavoro, senza ridurre le prestazioni: una misura chiave nella ridefinizione della politica fiscale. In termini percentuali la riduzione di tasse e imposte non è ancora fissata, ma dovrebbe attestarsi complessivamente sul 40 percento, semplificando il diritto fiscale e migliorando al contempo la dotazione di patrimonio netto delle imprese operanti nella Repubblica alpina, così da sostenerne gli investimenti. “Il programma presentato lancia un segnale importante per l’Austria quale business location. Oltre alla minore tassazione del reddito d’impresa e alla riduzione dei costi del lavoro che sgrava le nostre imprese locali, attirando al contempo gli investitori esteri, la certezza di disporre di personale specializzato nel lungo termine rappresenta un punto chiave per garantire la nostra competitività e forza innovativa”, dichiara René Siegl, Managing Director di ABA - Invest in Austria.
Nel contesto concorrenziale internazionale è fondamentale disporre di personale qualificato. Il programma di governo prevede dunque di sviluppare ulteriormente l’apprezzato sistema duale di formazione e training per il personale qualificato, ad esempio attraverso corsi specializzati nelle materie STEM (scienza, tecnologia, ingegneria e matematica). Gioca inoltre a favore del mercato del lavoro austriaco anche un’immigrazione mirata qualificata, volta a combattere la carenza di personale specializzato.
Anche la flessibilità dell’orario di lavoro potrà aiutare le imprese ad adeguare le proprie risorse in base a ordini, tempi morti e di fermo nonché a investire in maniera più competitiva. Si porterà dunque l’orario di lavoro giornaliero a 12 ore e il limite massimo dell’orario settimanale a 60 ore; tuttavia, neanche in futuro sarà consentito superare l’orario settimanale medio di 48 ore lavorative.
Nel complesso si punta a consolidare l’Austria anche come Headquarter di R&S per le imprese operanti a livello internazionale. È dunque previsto un aumento annuale delle spese di governo destinate alla ricerca. L’obiettivo prevede una quota di ricerca del 3,76%, invece dell’attuale 3,09%, al secondo posto fra le maggiori quote destinate alla ricerca nei singoli Paesi UE. Al contempo, si proseguirà sull’attuale cammino strategico avviato in tema di ricerca, tecnologia e innovazione. Oltre all’implementazione della strategia prevista per le bioscienze, costituiscono temi chiave del programma anche l’ulteriore sviluppo dell’industria microelettronica (“Silicon Austria”) e il sostegno ai fornitori del settore auto.
Tali misure saranno affiancate da una semplificazione della burocrazia e da una riduzione delle norme previste per le imprese. Ad esempio, si avvierà una riforma dettagliata del codice austriaco delle attività lucrative per adeguarlo alle esigenze dell’epoca digitale. Al contempo, si intensificherà la digitalizzazione nell’amministrazione. Con l’e-government il nuovo governo punta a una maggiore interazione fra imprese, cittadini e amministrazioni. Oltre all’amministrazione, saranno soggetti sempre più a digitalizzazione anche i settori istruzione, economia e sicurezza. Un’infrastruttura moderna porterà l’Austria a diventare uno dei precursori della digitalizzazione e leader nell’innovazione.