Connettere il mondo delle Arti e dei Mestieri, della Creatività e della Cultura, geo-classificandolo per qualificarne la visibilità sul mercato e promuovere l’incontro tra domanda e offerta. E’ questa la rivoluzionaria mission di #MiR@bilys, la startup - in crowdfunding sulla piattaforma della TIM #WithYouWeDo - che vuole favorire nuove opportunità di lavoro e far crescere l’identità culturale dei nostri territori attraverso l’applicazione delle nuove tecnologie digitali al contest del “Saper Fare Creativo e Artigianale”.
#MiR@bilys è infatti un sistema Wiki-App che consentirà di scoprire, geo-mappare, catalogare, connettere, referenziare, fruire e raccontare l’insieme dei protagonisti, delle competenze, delle conoscenze, delle tecniche, delle esperienze, dei prodotti, dei servizi, dei luoghi, degli eventi,... delle straordinarie storie di Arte, Creatività e Artigianato che animano, ogni giorno, da millenni, il nostro patrimonio etno-culturale, tradizionale e innovativo.
L’idea nasce e si sviluppa nell’ambito del più ampio piano di sviluppo culturale, sociale ed economico per il #MadeinRome, promosso dal Consorzio #FaròArte e incubato dall’Art-Hub #Make-in.Rome ed è coordinata dall’Arch. Dionisio Mariano Magni e dall’imprenditore artigiano Carlo d’Aloisio Mayo.
Il progetto germina a Roma con l’obiettivo di propagarsi progressivamente in tutta Italia: “Parte dalla Città che amiamo, nella quale viviamo e lavoriamo come Creativi, Artigiani, Makers, Professionisti, Imprenditori, Comunicatori, Operatori Culturali, ...” - afferma con grande passione uno dei due founder Carlo d’Aloisio Mayo - “per poi via via espandersi a macchia d'olio e in rete, per censire e valorizzare la straordinaria ricchezza creativa di tutto il nostro Paese !”
#MiR@bilys è la risposta innovativa alle criticità che emergono dall’analisi delle esperienze professionali del settore e dei dati relativi ai flussi turistici, dalla quale emerge la carenza di condizioni che consentano di scoprire e vivere pienamente la ricchezza degli straordinari tesori artistici, culturali e della creatività romana. I protagonisti di questa realtà evidenziano da tempo una progressiva e crescente difficoltà sia comunicativa che di visibilità capace di rappresentare efficacemente la propria offerta sia alla comunità che al contesto turistico.
In gran parte questo fenomeno è caratterizzato, oltre che dalla carenza di un adeguata visione di sistema, da un uso prevalentemente stereotipato e consumistico dello straordinario quanto sotto-valorizzato Patrimonio Artistico e dalla progressiva trasformazione urbana di questi ultimi decenni, che ha visto sempre più rarefarsi la presenza fisica dei protagonisti e delle forme artigianali, creative ed espressive nella Città: botteghe, laboratori, gallerie, spazi culturali diffusi, ... sostituite da una gentrificazione crescente di spazi e ambienti di cultura popolare a favore di vere e proprie invasioni di “altri mondi”. Ne consegue un aumento progressivo della distanza, relazionale ed interattiva, tra il patrimonio creativo storico e quello contemporaneo: ciò penalizza la piena fruizione delle opportunità culturali ed economiche, nonché la potenziale capacità dinamica di rigenerarsi, contaminarsi ed arricchirsi.
“Condizione fertile, questa, da noi ritenuta invece vitale per contrastare il recessivo processo in atto di disgregazione sociale e di dispersione della percezione identitaria e culturale della Città e dell'ampissimo territorio di influenza e di riferimento storico, culturale ed economico.” Questa la considerazione dell’Arch. Magni, che poi aggiunge: “Sulla base di questa problematica diffusa, la nostra idea intende promuovere #MiR@bilys quale sistema integrato ed interattivo tra le funzionalità della Wiki-App e i contenuti del portale web dedicato, offrendo modalità dinamicamente ed interattivamente fruibili ed implementabili dagli utenti, che consentano al pubblico di far scoprire luoghi, protagonisti, storie, eventi, prodotti e quindi itinerari etno-culturali, degli spazi urbani e territoriali”
“Un sistema digitale avanzato” - spiega l’Arch. Magni - “che utilizza la realtà aumentata e che mette in relazione fruitore e produttore, consentendo al primo di scoprire e al secondo di farsi scoprire. Al primo di costruire il proprio itinerario di scoperta dell’etno-cultura di un determinato territorio, comprendendone i valori e riconoscendone l’identità, al secondo di arricchire il proprio profilo e di qualificare la propria offerta.”
“#MiR@bilys” - concludono i due founder - “permetterà a tutti gli utenti di incontrarsi, costruire relazioni sociali, culturali ed economiche che abbiano come denominatore di interesse comune i valori della creatività, della tipicità e dell’identità che contraddistinguono il «prodotto», sia esso materiale che immateriale, come specifica espressione del paesaggio romano e portatore dell’identità data dal brand storico e democratico #MadeinRome.”
#MiR@bilys si propone quindi come piattaforma partecipata in grado di rispondere in modo innovativo ai bisogni sociali di uno dei settori più rappresentativi del nostro patrimonio tradizionale, incentivando un modello economico basato sulla condivisione e lo scambio di informazioni. Grazie alla WikiApp sarà finalmente possibile promuovere l’innovazione e il cambiamento, a partire dalla dimensione digitale, per consentire di connettere e customizzare la straordinaria quanto potenziale offerta di creatività diffusa di cui il nostro Paese è leader mondiale.
#MiR@bilys è un modello multipolare, replicabile e scalabile; si configura come programma infrastrutturale modulare che vuole svilupparsi progressivamente per poli territoriali relazionati in rete. Partendo dal cuore di Roma ha l’obiettivo di organizzare in sistema l'insieme dei valori etno-culturali del nostro territorio. “Vogliamo ridare a questo patrimonio di bellezza e di stile il giusto ruolo” - conclude Carlo d’Aloisio Mayo - “la Creatività e il «Saper Fare» sono il vero tesoro per il futuro della nostra economia.”